PARVA NATURALIA 2°

Arte




"PARVA NATURALIA, ANNOTAZIONI DA ARISTOTELE"

- Rassegna di Libri di Artisti Siciliani  - 

curata dal Critico d'Arte Prof.ssa  Antonina Greco
18 novembre - 20 dicembre 2011 
Biblioteca Comunale S. Maria La Nuova  
-fondo antico-

ex Monastero Guglielmo II
(*In Archivio Blog vedi mese di novembre, l'inaugurazione della stessa mostra)

CERIMONIA DI CHIUSURA 




Tavola Rotonda e consegna dei Cataloghi

 Prof. Vincenzo Prestigiacomo, Giornalista - 
 Sig.ra Lia Giangreco, Consulente - 
 Prof. Salvatore Autovino, Direttore della Biblioteca Comunale -













 L'Artista Carlo Lauricella


L'Artista Giovanni Leto


L'Artista Mario Lo Coco


L'Artista Domenico Passafiume


L'Artista Giacomo Rizzo


L'artista Miche Lambo



Michele Lambo e Giovanni Leto






CATALOGO REALIZZATO IN OCCASIONE DELLA MOSTRA

Ideazione ed Organizzazione Antonina Greco - Realizzazione Comune di Monreale, Centro Diffusione Arte, Biblioteca Comunale Santa Maria La Nuova- Sezioni Codici Ignazia Ferraro- Fotografia di copertina Carlo Lauricella -Fotografie dei Codici Archivio fotografico della Biblioteca Comunale di Monreale- Allestimento Maria Elisa Morales -Progetto Grafico Rocco Micale

Ringraziamenti: Dott. G. Li Vecchi, Dirigente Area APST del Comune di Monreale, Staff dell'Assessorato alla Cultura, del Sindaco, della Biblioteca e della Galleria Civica del Comune di Monreale



Le edizioni di 
PARVA NATURALIA, annotazioni da Aristotele:


La settimana del Libro 
dal 01 al 09 settembre 2008 
Cinema Cristallo 
Polizzi Generosa


Spazio di esposizione Longo Joy 
dal 14 al 28 novembre 2008 
Palermo


Chiesa di San Francesco 
dal 20 dicembre 2008 al 20 gennaio 2009 
Petralia Sottana


Bibliothèque de Caen 
dal 16 settembre 2009 al 09 gennaio 2010


Giornata Mondiale del Libro 
Una marina di Libri 
L'Altro artecontemporanea 
dal 23 aprile al 15 maggio 2010 Palermo


Biblioteca Comunale Santa Maria La Nuova 
Sezione Fondo Antico 
Dal 18 novembre al 20 dicembre 2011 
Monreale





Antonina Greco

PARVA NATURALIA
Annotazioni da Aristotele

La collezione Parva Naturalia, annotazioni da Aristotele è la realizzazione di un progetto a lungo elaborato nel tempo. L'idea primigenia discende da una riflessione sulla cultura dell'arte classica ormai al tramonto; e riposa sugli ultimi brevi scritti di Aristotele, successivi al più noto De anima, ispirato a motivi ideali.
Certamente riconducibili alla influenza del pensiero di Platone. In questi trattati minori raccolti dai filologi sotto il titolo Parva Naturalia ricorre la fisicità dell'umano. Aristotele infatti si interroga più esplicitamente attorno ad una tematica variegata che tratta in particolare "della sensazione e dei sensibili", "della memoria e del richiamo alla memoria"; "del sonno"; "della longevità e della brevità della vita"; "della giovinezza e della vecchiaia"; "della respirazione";  "della vita e della morte". Praticamente l'anima e il corpo.
Attorno a questi argomenti si sono svolti anche i pensieri creativi e i percorsi operativi degli artisti chiamati a realizzare le loro opere in forma di pregevoli libri-oggetto. E tuttavia unificati dalla consapevole e ormai consumata pratica dell'"arte di fare il libro d'arte". Sopravvivenza ancora vigorosa delle vecchie avanguardie e in particolare di quel Futurismo vitale e imprevedibile; ancora capace di rinnovarsi nell'estro e nell'inventiva. E non solo nell'ambito del librismo. Con loro da vari anni abbiamo attivato un sodalizio culturale; ma anche un vero e proprio laboratorio di idee e di ricerche peraltro già documentato e collaudato in varie esposizioni. Una ormai lontana anche qui a Monreale, nella civica Galleria d'Arte Moderna, con una edizione della mostra Cultura-S-Cultura, i miei libri, realizzata nel dicembre del 1996. Nella sua configurazione attuale la collezione che abbiamo raccolto porta con sè le tappe di un lungo percorso che da Polizzi Generosa ha toccato in più occasioni Palermo, Petralia Soprana e soprattutto la Normandia dove è stata esposta nella prestigiosa sede della Bibliothèque di Caen, richiamata dall'Association Culturelle Normandie-Sicile nell'ambito di quegli scambi culturali che confermano un legame dalle radici antiche, ancora presente nella cultura monumentale e nel passato storico dell'Isola. Ora Parva Naturalia, annotazioni da Aristotele, arriva a Monreale per determinata volontà dell'Amministrazione Comunale negli spazi del "fondo antico" della Biblioteca Comunale: un luogo prezioso intanto per la definizione raffinata e discreta dell'ambiente, esaltata dalla luce che entra dagli atri e si riflette sui muri di lunga storia: dal Medioevo in poi contrassegnati da quell'atmosfera che è appartenuta alla sfolgorante magnificenza di Guglielmo II. La stessa che ha attraversato poi i secoli per espandersi più tardi nella doviziosa fioritura barocca, presente qua e là nel contesto architettonico e decorativo; e oltre, fino ai nostri giorni, ancora sostenuta dalla grandiosità dell'assetto monumentale. Ancora di più il "fondo antico" è sede privilegiata per il suo ricco patrimonio di manoscritti e di antichi volumi che nella loro autorevole vetustà conservano le tracce più recondite del passato storico. Alcuni di essi sono stati catturati nel contesto di questa mostra dove si pongono con una dialettica contrapposizione di identità diverse; ma anche con quella implicita bellezza che accomuna nella loro più intima essenza i libri tracciati da antichi amanuensi e gli altri ri-creati nel contenuto e nella forma degli artisti di oggi. In una consonanza di estetica e di significato; la stessa che libera una forte emozione evocativa, carica di immaginifiche visioni. Da questi luoghi l'occhio di Guglielmo si stendeva appagato sui verdi giardini del genoardo in un contrappunto di strutture murarie rigorosamente geometriche e di fiorente vegetazione. O si volgeva altrettanto compiaciuto verso il piccolo pagus che cresceva attorno al monumento. Nella grande animazione anche del convento che già ospitava monaci operosi che portavano con sè la disciplina dell'"ora et labora" impartita fino dal V secolo dal più antico monastero benedettino di Subiaco. Ma anche pellegrini, stranieri, uomini della vivace corte normanna. In uno spazio adorno di ogni forma di benessere per il corpo e per lo spirito che in simili condizioni più facilmente si ricongiunge con Dio. Qui il Re Buono dimenticava le ansie degli assedi a Tunisi e in Turchia; progettava alleanze diplomatiche con Venezia per arrivare più da vicino al grande Manuele Comneno, imperatore di Bisanzio e dei traffici con l'Oriente; dibatteva al contempo con la Lega offrendo opportuna protezione anche al papa Alessandro III.
Negli anni settanta del dodicesimo secolo in questi luoghi si materializzava soprattutto il suo sogno più ambizioso raccogliendo dalle mani sapienti delle maestranze archi ed ogiva, mosaici risplendenti di quell'oro che dialoga con la luce e si fa preghiera; capitelli scolpiti con linguaggi diversi. Specchio di una comunità multietnica, vera forza del regno di Sicilia in quegli anni. Il "fondo antico" racchiude queste memorie che ora si congiungono anche alla rassegna di libri di artisti siciliani: in una continuità ideale che scorre lungo il filo sottile della storia. Oltre i frammenti effimeri del tempo.

LIBRI-OGGETTO - Oggetti, sia pur estetici, questi libri di artista che reificano pensieri, riflessioni e forme in una enucleazione conclusa. Alcuni lo sono ancora di più: nella particolarità della struttura, nell'apparato decorativo, nella materia specifica che di volta in volta varia e li caratterizza. 

Giuseppe Agnello affida ad un dittico di legno annerito e corroso dal fuoco i suoi mutamenti sottilmente allusivi nella dissolvenza del buio e della luce. E nella sottesa consapevolezza di una ineluttabile alternanza di vita e di morte. 













Giuseppe Agnello
Mutamenti, 2008
legno carbonizzato, semi, alluminio e chiodi
cm 21x28x42



Il libro aperto di Enzo Venezia accoglie nel grembo della terra madre una visione panteistica della natura: scritta a grandi lettere, palesamente gioiosa nella leggiadra tonalità del campo cromatico.

















Enzo Venezia 
Madre terra, 2009
carta,metallo,tempera
cm 40x20x5


Simile nella concezione organica della struttura eppure diverso il libro aperto di Michele Lambo, motore mosso: due pagine di sottili ritagli di carta colorata che nel fare e disfare scompongono un più recondito significato; utilizzando la materia in una libera riflessione.

Michele Lambo
Motore mosso, 2008
carta, supporto su tela, colla
cm 40 x 40



La stessa che appare sotto forma di provocazione intellettuale  nelle paginette di Franco Spena intessute di parva signa in/naturalia; virtualmente estensibili all'infinito ed espresse nel linguaggio che è ormai la inconfondibile sigla dell'artista.
















Franco Spena
Parva signa in/naturalia, 2008
carta a mano, garza, ritagli di lattine, spago,
colore acrilico
cm 10 x 13 estensibili




Nell'ambito di un'interpretazione concettuale si muovono anche le opere di Lorenzo Reina e di Alfonso Leto
il primo raccoglie indizi terrestri sotto forma di petali di rosa e frammenti di contante punzonati entro rotoli di pelle di animale. Apparentemente arcaici e tuttavia attuali nella essenza ideologica che riporta alla fisicità dell'essere: nella realtà di natura e nell'implicito riferimento al contesto socio-economico della vita quotidiana. 
















Lorenzo Reina
Indizi terrestri, 2008
annotazioni da Aristotele sulla brevità della vita
punzonati su pelle di animale, frammenti di contante,
petali di rose
cm 25 x 25 x 5 estensibili



Alfonso Leto imprigiona il suo volumetto di parva naturalia in capsula con tracolla ricamata ad uncinetto: "potatile fagotto di sapienza" che esalta anch'esso la materia consustanziale e al contempo il suo inconsueto ornamento. 





















Alfonso Leto
Parva Naturalia in capsula, 2008
libro in custodia di cotone ricamata
ad uncinetto e tracolla
cm 24 x 15 x 2



In maniera diversa Mario Lo Coco esprime l'anima e il corpo: un libro di ceramica reso mediante la fusione di materie vitree che trasformano il prodotto ceroplastico in un ricerca di liquidità di colore e di imprevedibili effetti di decolorazione. 
















Mario Lo Coco
Parva Naturalia: lanima e il corpo, 2009
ceramica con fusione di metalli e vetro
cm 38 x 25 x 10



In forma-sostanza di Piero Villanti gli opposti appaiono idealmente divisi e congiunti in un libro che si esprime nell'apparato cromatico disteso nelle pagine pre-stampate; e nel rilievo che le anima in una varietà multiforme.  


















Piero Villanti
Forma Sostanza, 2008-2009
tecnica mista su volume prestampato
cm. 31 x 21 x 15































Gaetano Lo Manto ri-crea una antologia di frammenti di parva-naturalia di particolare preziosità: per la concezione che scompone l'opera in due tomi ripiegabili in varie paginette su dorso d'argento. E per l'assemblaggio di pietre dure e smalti; e segreti di studio che uniti ad una sapiente manualità raccontano una vicenda irripetibile. 


















       Gaetano Lo Manto
Parva Naturalia, 2008
tecnica mista in due tomi con materiali lignei,
pigmenti cromatici, smalti e segreti di studio
assemblati da supporti in argento 800.



Un pensiero trasgressivo nell'opera di Enzo Patti sembra strizzare l'occhio in cerca di complicità: un quaderno di pagine di compensato segnate dall'artista con la sua personale scrittura illegibile se non in un linguaggio segnico quasi esoterico, aperto solo agli iniziati. E illustrate da una figurazione robotica con la quale l'artista irride la realtà naturale imponendone una lettura che capovolge sconvolgendoli i parametri consueti: l'uomo nasce a testa in giù, poi vive tutta la vita sottosopra. Ironia, irriverente humor.















Enzo Patti
L'uomo nasce a testa in giù, poi vive tutta
la vita sottosopra, 2008
parva artificialia, quaderno legno, cementite, china
cm 20x29x40






LIBRI-CARTA -  Superfici scabre, talora biancheggianti, talora colorate, incise, disegnate o manipolate a rilievo caratterizzano la maggior parte dei libri d'artista che quasi per una continuità congeniale alla essenza stessa del libro si esprimono mediante quella carta "tirata a mano" sulla quale l'artista spesso lascia la sua prima impronta creativa. Anche quando non vi scorrono scrittura o disegno. 
In ogni caso la carta racconta a vari livelli narrativi vicende intense nei suoi fogli, come le storie naturali di Rosetta D'Alessandro: pagine che si dispiegano tra colori, rilievi, segni e incisioni in maniera imprevedibile e sorprendente. Vicine e lontane da quella realtà alla quale fanno riferimento. 
















Rosetta D’Alessandro
Storie Naturali, 2008
incisione, acquarelli, matite colorate,
carta a mano, frammenti di parole.
cm. 18 x 23 x 1,50





Anche Antonio Freiles usa la carta quando esplora l'inconscio lasciandosi sfuggire una fluida mcchia di colore: un guizzo nero che oltrepassa il limite regolare della pagina di Eminentia 2009. Creando un contrappunto di impatto cromatico. In maniera impertinente e irrefrenabile; ma di sicuro effetto emozionale. 

























Antonio Freiles
Eminentia, 2009
carta a mano, cellulosa, colori industriali
cm 17x23x 0,50





Un contenuto di forte interiorità scorre sommesso sui tappeti dell'anima di Giovanni Leto: delicati arabeschi, tenui fili di carta ritorta intessono su vaste pagine il riferiomento alla facoltà della vista e alla facoltà del tatto. per arrivare ad una consapevolezza metafisica: approdo di ogni percorso umano "rendendo visibile ciò che non lo è".





















Giovanni Leto
Tappeti dell’anima, 2010
carta, seta, filo di cotone, plastica, inchiostri,
acrilici, pastelli, matita, colla.
n. 10 fogli di cm. 35x50








Piccola biblioteca per un bambino cieco di Rossella Leone riconduce anch'essa al tema della percezione attraverso il tatto quando la mano scorre incerta sui fogli a rilievo. Di raffinata sensibilità non solo estetica. 










Rossella Leone
Piccola Biblioteca per un bambino cieco, 1995
libro con copertina in piombo e foglia
bassorilievo di carta di cotone
cm 15 x 22 x 2,5



La palma disegnata a china da Liliana Conti Cammarata si accampa nella centralità dell'assetto compositivo; essenziale quanto minuziosa nella puntuale definizione del tratto grafico. E nel segno talora compiaciuto dei quel benessere che nasce dalla percezione di una sensazione: fisica e spirituale al tempo stesso.











Liliana Conti Cammarata
Parva Naturalia: benessere, 2008
collages, acquarello, china su carta Anches
cm 15x 20 x 0,50



LIBRI-SCULTURA - Il libro di Carlo Lauricella sviluppa la immagine  di conoscenza in una ermetica sintesi universale nella sua lamiera di ferro con le pagine sfogliate da un lieve soffio di vento "A(a-z)": all'interno di esse è racchiusa anche la problematica aristotelica "nel concetto di unità e molteplicità". Quasi in volo, virtualmente proteso, verso l'infinito.





















Carlo Lauricella 
A (a-z) 1996-2009
lamiera di ferro dipinta 
cm 22x32/6





Anche Paolo Schiavocampo riprende un'opera più lontana nel tempo dove prevale il sentimento rammemorato che evoca le case del Capo, cemento e legno entro la copertina di un libro dell'Ottocento; e la aggiorna nel contesto della rassegna con quella naturale spontaneità che appartiene allo spazio della memoria. Fuori dal tempo reale. 













Paolo Schiavocampo
Le case del Capo. Della memoria e del ricordo 1995-2008 
libro inglese dell'ottocento, legno, cemento, colore 
cm 35x30x20





 Fiammetta Bonura piuttosto usa il suo libro difficile n.2 per esprimere nel bronzo un contenuto poco rivelato. Ma anche la duplice essenza del fare scultoreo: a tuttotondo nel libro in sè e a bassorilievo nelle tante pezzature che ornano le singole pagine. 

Fiammetta Bonura 
Libro difficile n.2, 2010
bronzo
cm25x23x15










Condivisione di conoscenza nel marmorino di Giacomo Rizzo: tanto esplicita appare la verisimile rappresentazione anatomica e il rimando contestuale alla problematica conoscitiva. Anche essa estesa ad una dimensione virtuale.






























Giacomo Rizzo
Condivisione di conoscenza, 2008
marmorino pigmentato, rame
cm 30x30x10



       


LIBRI-PITTURA - Una sola pagina paradigmatica ricordando...; Gaetano Zingales la costruisce con il suo leggio per raccontare il divenire della natura. Su di essa dipinge una foglia raccolta al suo personale repertorio figurativo, scrive una frase estrapolata dal contesto aristotelico. E il colore passa e ripassa costruendo anche il divenire della pittura secondo procedimenti alchimici di consumata esperienza. 





Gaetano Zingales 
Ricordando..., 2008 
tecnica mista 
cm 20x22x8













La essenzialità del dittico ligneo e la stessa disarmante povertà della materia mettono in risalto la felicità solare dei due volti femminili tracciati da Domenico Passafiume con pochi tratti definitori nel suo Parva Naturalia: un tema anche qui ricorrente quanto riconoscibile "come espressione dell'anima...che contiene in sè il sogno, la brevità della vita e la eternità".


Domenico Passafiume
Parva Naturalia, 2009
olio su tavola
cm 54x38x4




  


LIBRI-TECA - Sandro Bracchitta affida alla sapiente preziosità delle morsure il suo personale dialogo ex natura: foglie caduche, battute dal vento eppure vive vibrano nella forma e nel colore: L'artista tenta di trattenerle entro una teca di legno scolpita con un gesto che porta al mistero primigenio della vita. Ora celato anche questo pudicamente dalla coloritura compatta e omogenea: elemento che chiude l'opera e la trasforma in un talismano di penetranti induzioni. 




Sandro Bracchitta
Ex Natura, 2009
puntaseccacarborundum, solarplate
contenitore in legno con floccatura
cm 36 x 36 x 4,5















Il libro di Fabio Sciortino si esprime in una formula più esplicita nonostante l'intento anche qui allusivo: un dittico a spioventi nel quale la trasparenza del plexigas lascia intravvedere una duplice teoria di figure monocrome che vengono e che vanno sullo sfondo dorato. Con un ritmo monodico e altrettanto struggente di continuità-dis-continuità, cadenzato dalla vicenda ineluttabile della speranza e dell'oblìo: della vita e della morte






















Fabio Sciortino
Della vita e della morte, 2008
plexiglass, ottone, vetroresina
cm 32 x 50 x 10



Al contrario Mauro Cappotto raccoglie nella sua teca "LO-F19" alcuni elementi simbolici proposti nella luminosità del bianco: le foglie sullo sfondo appena percettibili; il libro aperto con le sue pagine non scritte, contenuto virtuale di ogni forma di sapere; una sorta di piccola antefissa che è passata attraverso secoli di storia. Con allusione ad una forma di conoscenza che nelle trame del presente e del passato include anche il pensiero aristotelico.




































Mauro Cappotto
Lo-Fi 9, 2008
p.v.c., metacrilicato, gesso, carte, acrilico
cm. 45 x 55 x 5




LIBRI-INSTALLAZIONE - Mariano Brusca costruisce nelle pagine di Diaphanè's un suo personale rapporto con Aristotele e lo rende con immagini di grandeggianti volumetrie plastiche anche nel tratto del disegno e del colore. Esse si accampano sul foglio adagiate su un supporto autonomo, anch'esso quasi una scultura collocata nel suo giro d'aria.



















       Mariano Brusca
Diaphanès, 2008
raccolta di stampe digitali
da originali su carta di varia grammatura
cm 35 x 70 x2,5



Il vocabolario di Franco Castiglione ormai rilegato con fili di spago riposa sul suo tappetino e si pone beffardo e provocatorio nella sua essenza intrisa di impertinente ironia. La stessa che sovverte la cognizione convenzionale del libro; e ne impedisce ogni possibilità di uso professionale. 


Franco Castiglione
Rilegato, 2008
materie varie
cm 45x30x12








Qui si conclude il percorso esegetico attraverso questa rassegna che dal passato vuole riportare al presente un patrimonio di idee e di sapienza. E genera ancora una fertile produzione di pensiero e di creatività, ai margini di problematiche dottrinali: un discorso libero e aperto destinato piuttosto alle giovani generazioni nell'intento propositivo e nella lettura didascalica. Un sogno collettivo che si fa realtà individuale in ognuno dei piccoli manufatti di questa collezione dove ogni artista ha riflettuto sul proprio essere e si è interrogato sul proprio esistere. Con l'intento di provocare a sua volta una riflessione interiorizzata e profonda lungo quei territori speculativi che da sempre appartengono al potenziale creativo della mediterraneità. Dai maestri del pensiero ai maestri della sua interpretazione estetica. Gli sguardi rivolti verso l'orizzonte del futuro.