Amelia CRISANTINO

Eventi
PRESENTAZIONE LIBRO DELLA 
SCRITTRICE MONREALESE 
Amelia Crisantino








Prof.ssa Amelia Crisantino


Palermo 1873, apertura dell'anno giudiziario, il procuratore del Re: Una corrente rossa circuisce Palermo, s'avvia per Monreale, a Partinico, e da Partinico per Alcamo si inoltra nel finitimo circondario". Quando ancora il nome mafia non aveva la sua forza di evocazione, un numero vario di associazioni a delinquere, forse non ancora collegate, radicate nella cintura di paesi intorno al capoluogo, discendenti o probabilmente da trascorsi connessi anche alla ribellione armata e all'associazionismo solidale clandestino, assumeva i caratteri della famiglia mafiosa.
Si formava quella che oggi conosciamo come Mafia, in un processo di contagio e di affermazione quasi darwinista di uno stile vincente di rapporti con il territorio lo stato e le classi dirigenti. 
Questo libro studia una di esse, la setta degli Stuppagghieri di Monreale sulla base delle carte del processo intentantole contro nel 1878, in cui forse il primo della serie innumerevole di pentiti descriveva pratiche e rituali quasi immutati fino ai nostri giorni.. Ed è una genealogia della mafia di fortissima efficacia a chiarire quella sorta di promozione statuale originaria, nel miscuglio di bruta repressione e lassismo, accentramento e immunità localistica, avversione e complicità, denuncia e strumentalizzazione con cui fu accolta la Sicilia nell'unità italiana.

SCUOLA "A. VENEZIANO"-progetto didattico




I.C.S. 
"A.VENEZIANO"









INSIEME ALLA RISCOPERTA DEL NOSTRO TERRITORIO 


Un progetto dell'Istituto "A. Veneziano" di Monreale








L'IDEA PROGETTUALE


Il Comune di Monreale, illustre cittadina d'arte e di cultura posta in una zona collinare a Sud-Ovest di Palermo da cui dista circa 2 Km, è per estensione, con i suoi quasi 500Kmq, uno dei comuni più grandi d'italia. l'originario nucleo cittadino, sorto intorno alla splendida cattedrale normanna nel XII sec., ha infatti continuato ad espandersi nell'area collinare interna fino a comprendere le frazioni di Villaciambra, Pioppo, San Martino delle Scale, Grisì e Aquino e oggi conta 30.000 abitanti.
Il territorio presenta profonde differenziazioni sia sul piano sociale che economico. Si registrano forme emergenti di povertà, famiglie problematiche e una crescente presenza di immigrati. Alto il tasso di disoccupazione e insufficiente l'attenzione posta alle persone a rischio di emarginazione.
Il contesto socio-ambientale carente di stimoli culturali, di agenzie formative e di spazi e strutture significative di aggregazione (gruppi, centri sociali, volontariato, associazionismo giovanile) fa sì che l'istituzione scolastica divenga luogo privilegiato di prevenzione e lotta ai vari fenomeni di disagio giovanile che impediscono di approdare ad un futuro migliore.  
Da qui l'impegno dell'Istituto "A. Veneziano" di elaborare progetti di inclusione sociale che prevedono la collaborazione tra i vari soggetti del territorio, sia da un  punto di vista cognitivo che emotivo ed esistenziale, per l'inserimento nella comunità. Proprio a tale scopo, partendo dalle bellezze architettoniche di cui è ricco il territorio, l'Istituto ha aderito all'iniziativa proposta dall'Assessorato regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana per accedere agli interventi finanziari in materia di Educazione Permanente (D.A.n.2448 del 7.07.2010) presentando un progetto mirato alla conoscenza e alla riutilizzazione della chiesa di Maria SS. degli Agonizzanti, uno dei più importanti ma poco noti beni patrimoniali del Comune, e andare così, per una volta, al di là della mera e consueta fruizione - anche da parte dei numerosi turisti che visitano Monreale - del Duomo e del Complesso Monumentale che lo comprende.

Destinatari del progetto sono gli allievi di tutti gli ordini di scuola dell'Istituto e alcuni genitori, ciascuno con diverse mansioni e finalità: gli alunni della Scuola dell'infanzia imparano attraverso il gioco, per cui sono stati coinvolti in attività ludiche mirate alla realizzazione di ali di cartoncino da indossare nel corso della giornata conclusiva del progetto; gli allievi della Scuola primaria hanno realizzato pannelli illustrativi sull'evoluzione storico-architettonica del territorio monrealese dagli Arabi alla costituzione della Chiesa e gli allievi della Scuola secondaria hanno realizzato una brochure descrittiva degli aspetti storico-artistici del bene in italiano, francese e inglese. I genitori hanno accolto con entusiasmo la proposta di collaborazione offerta dalla scuola e hanno partecipato attivamente al progetto provvedendo anche alla realizzazione degli abiti tradizionali indossati dai partecipanti nel corso della giornata conclusiva.   












Piazza Guglielmo II





ADA SORRENTINO



ADA  SORRENTINO
PERCOSO ESISTENZIALE 

NEI GRANDI CICLI PITTORICI


Monreale 
Civica Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea 
"G. Sciortino" 
 ex Monastero dei Benedettini
28 maggio - 17 giugno 2011

         Monreale - Duomo dal Chiostro                                                                                                     
foto r.m.

Fontana del Chiostro





Spazio, luce e colore nelle opere di Ada Sorrentino

L'estro creativo e la fervida immaginazione di Ada Sorrentino offrono all'osservatore opere in cui la pittrice racconta i suoi sogni, i suoi pensieri, il suo modo di vedere la vita. Attraverso segni sognanti e forme suadenti, l'artista sa condurre verso orizzonti spaziosi, ariosi, colmi di luce e colore. Il suo particolare cromatismo dà vita alle sue figure che sono il risultato di una esperienza profonda e sofferta di un gusto che prima matura nella mente e poi si realizza nelle tele.
Le immagini pittoriche di Ada Sorrentino sono auliche emanazioni della sua sofisticata sensibilità percettiva che si manifesta positivamente in una figurazione pregevole e suggestiva. Luce e colore sono l'emblema di una pittura che riecheggia l'amore per la natura, per la vita, per il creato. La produzione pittorica dell'artista propone un'apertura davvero notevole verso un'ampio orizzonte esistenziale in cui gli affetti personali seguono la fatale ciclicità del vivere. Le tele della Sorrentino colpiscono per l'elevato grado di padronanza tecnica e di maturità spirituale e in esse è visibile l'intimità e l'essenza profonda della persona. Il suo linguaggio frenetico va verso un mondo espressivo che si delinea in un messaggio ecologico trattando del rapporto uomo e natura. Le sue tele emanano emozioni, passioni, sentimenti, attese e rivelazioni; sono ritmi di anima e di vita. Il colore potente e seducente sommerge, invade ed estenua ogni dimensione dello spazio. Esso è desiderio di rappresentare l'esperienza dell'esistere e del sentire; è la consapevolezza della vita che nasce, fiorisce e svanisce. Le opere della Sorrentino sono una vera e propria scoperta del suo mondo interiore, diventano punto di emersione per ogni potenza dell'animo che dal profondo cerca uno sbocco liberatorio. In una fantasia di luce, con istintività e sentimento, con ardore e sincerità, l'Artista in uno stile personalissimo riflette le proprie emozioni immortalate da esplosioni cromatiche dettate dal momento. Le composizioni pittoriche di Ada Sorrentino suscitano intense sensazioni e delimitano spazi sconfinati librati nel metaforico volo di una  raggiunta libertà. Dal chiaro impianto cromatico si intravedono immagini incantate dominate da un silenzio in cui misteriosamente affiorano le attese del cuore e le vagheggiate fantasie dettate da una sensibilità interiore che dona lirica voce all'espressività pittorica. Nelle smaglianti visioni di Ada Sorrentino si può riscoprire una natura vitale e affascinante che l'artista nella distesa vastità degli scenari intona con viva espressività. Le tinte, i contrasti, le gradazioni trasfondono , nel suo singolare linguaggio stilistico, le liriche intuizioni della sua creatività. 

                                                                     Prof. Salvatore Autovino
Direttore della Galleria Civica "Giuseppe Sciortino"










Ada Sorrentino vive e opera a Grosseto.
Dopo il diploma conseguito all'Istituto d'Arte di Napoli in Discipline Pittoriche, perviene al Magistero d'Arte per abilitarsi in Decorazione Pittorica. Successivamente consegue l'abilitazione all'insegnamento d'Arte di Firenze per specializzarsi nella produzione del gioiello. Recentemente ha celebrato quarantacinque anni di professionalità nelle Arti visive, dalla Pittura, alla Scultura, alla Grafica e Incisione, infine al Gioiello. Già negli anni sessanta riscuoteva molto successo a Napoli, grazie a una galleria nota e importante del centro che la promuoveva senza riserve; negli anni settanta riceveva a Castel dell'Ovo il "Premio Vienna per la Ricerca Pittorica" promosso da Magalini Editrice: era il 1978. Negli anni ottanta la sua carriera artistica è ricca di interessamenti da parte di gallerie private e istituzioni con cui collabora intensamente. A Grosseto apre un atelier d'arte che in pochi anni si impone all'attenzione della regione toscana. Napoli, Roma, Firenze, Parigi sono le sedi operative preferite, ma negli anni novanta i suoi interessi si spostano a Milano e poi a Berlino, dove realizza molte esposizioni dei suoi gioielli d'autore. Docente d'arte a Grosseto e a Monza, oggi è ancora a Grosseto  per rilanciare la sua attività, senza distaccarsi dai tratti stilistici propri alla sua pittura, carica di un trasporto mediterraneo "informale" che impregna di caldo humus immagini di dentro e di fuori. 


  Le 4 Stagioni (Poesia della Maremma)

   Primavera

   Estate

  Autunno


Inverno





LE STAGIONI DELLA VITA


Fanciullezza

Giovinezza - cm 110x130

Maturità

Vecchiaia


IL CICLO DELLA VITA



Nascita


Malattia

Vecchiaia


Morte



STATI   VITALI 

Stato Vitale 1°


Stato Vitale 2°

Stato Vitale 3°


UNIVERSI

FLUSSO ENERGETICO


ESPANSIONE

                                                                          BIVALENZA

                                                                   ILLUMINAZIONE


PERCEZIONE

                                                                           INTUIZIONE


                                                                   SEGNI BUDDICI  I


                                                                      SEGNI BUDDICI  II

                                                                           RADIOSITA'

                                                                GIOIA DI VIVERE cm 200x130

                                                  PAESAGGIO AMBIENTALE cm 200x130

                                                     SINFONIA DI FORME E COLORI

                                                                     CONFIDENZA

                                                                      PADRE SOLE

                                    "PAESAGGIO AMBIENTALE" E "ENERGIA AMBIENTALE"

                                                                    GRANDE PORTA

                                                                   COMPOSIZIONE

                                                       "MAREMOTO" E "AMICO UFO"

GRIGLIA TERRESTRE olio su tela cm 100x70

FLUSSI ENERGETICI olio su tela cm 100 x 70

RINASCITA olio materico su tela cm 50x40

PRESAGIO olio materico su tela cm 50x40


GIOIOSITA' olio materico su tela cm 50x40


LA NUOVA ALBA olio su tela cm 40x 40


AURORA olio su tela cm 40x40


FORZE OPPOSTE olio su tela cm 38x30



Hanno scritto dell'Artista
Antonello Trombadori, Antonio Siligato, Silvia Sperandio, Maria Agnese Neri, Elio Marcianò, Vittoria Guglielmi, Giancarlo Capecchi, Giancarlo Caldini, Angelo Calabrese, Elio Mercuri, Francesco Gallo, Rita Carbone, Salvatore Autovino ecc.


***


Ada Sorrentino rivela una ricca cultura pittorica moderna. A prima vista il suo patrimonio culturale sembra denotarsi soprattutto come una sorta di libera e disordinata reattività sensitiva alle forme e ai colori che caratterizzano certi aspetti dell'astrattismo (Mathieu), dell'informale (Fautrier), del materico (Burri) e sembra che, con questa riattività sensitiva, l'artista si abbandoni ora a questo ora quello degli incentivi figurativi che spontaneamente le si affollano nell'occhio e nella mente fino al punto di lavorare sulla tela con con una avidità che non conosce limiti alla degustazione e al piacere delle forme e dei colori. Insomma un'accumulazione elegante e zampillante di pretesti formali ritradotta in immagini intercambiabili, di compatta presenza e pregnanza decorativa.(...) La sensibilità e la passione vengono temperati dal rigore delle scelte, la vivacità della decorazione e lo spessore della pennellata sono trattenuti fino a comunicare di sè più il soffio inventivo e la plasticità che non il puro e semplice azzardo delle tinte o il puro e semplice profilo degli oggetti e degli spazi. Si scopre così che quella cultura pittorica della quale si è detto non si limita in Ada Sorrentino a legittimare le linee di gusto e di aggiornamento del suo lavoro ma costituisce la base di un libero rapporto con la realtà. E' insomma la regola di un linguaggio. Non solo per registrare e recepire ma per comunicare. Un linguaggio teso, allarmato, dolente, anche quando più le forme e i colori squillano e indicano a quale felicità perdute o bramate l'artista richiamai se stessa e, attraverso la propria lirica meditazione, l'attenzione degli altri. Ecco: una pittura, più che da interpretare, da guardare quella di Ada Sorrentino ma sempre come se da esse assieme alla chiamata dello sguardo promani un più occulto e intimo invito ad andare oltre: verso il punto cruciale dove Ada Sorrentino cerca di trasformare la sua pittura da sofferta testimonianza soggettiva in valore oggettivo e duraturo di conoscenza.
Antonello Trombadori






(...) Ada Sorrentino ha una innata strategia del colore, che riesce a fare guizzare come una sciabolata sul cuore di una materia ai limiti dell'informale perchè, ad uno sguardo attento, si scorgono motivi formali non del tutto determinabili che assomigliano a qualche cosa nell'incertezza che possano essere forme residuali oppure forme allo stato nascente di una sorta di vibrata crepuscolarità dove sembra che tutto ruoti su vibrazioni cangianti, emblematici di un dinamismo amalgamati sempre da un tono di fondo. Un tessuto connettivo di giustapposizioni e negazioni tenute insieme a tutta forza, perchè altrimenti rischierebbe l'incoerenza e la frantumazione concettuale dell'opera. La vocazione, essenzialmente pittorica, si avvale fortemente dall'assenza di una forma mimetica e dai residui di ogni naturalismo e realismo, che non sarebbero facilmente accostabili a questo tipo di visibilità che potrebbero diventare pretestuale, mentre così è assolutamente testuale, dotata di una completezza, dotandosi nei confronti della vista, di una compiacevolezza che comprende il senso della bellezza e il suo contrario, la disseminazione del sublime e l'antologia dell'unità (...)
Francesco Gallo