PORTELLA DELLA GINESTRA/Drammatizzazione-aula consiliare






LICEO SCIENTIFICO

"E M A N U E L E   B A S I L E"

DI

MONREALE

Presentazione del Progetto di Storia Locale 

"PORTELLA DELLA GINESTRA: 
1 MAGGIO 1947

LA POESIA RACCONTA LA STORIA"

a cura della Prof.ssa  Maria Rita Fedele

presso Aula Consiliare


Il progetto si propone di far conoscere e comprendere agli studenti una delle pagine più oscure della storia della Sicilia nel secondo dopoguerra e uno dei tanti misteri della storia dell'Italia repubblicana: la strage di Portella della Ginestra. 
Il progetto consente di riprendere storicamente i tratti del banditismo siciliano del secondo dopoguerra e del terrorismo agrario-mafioso che insanguinò la Sicilia negli anni tra il 1945 e il 1948. La presente iniziativa progettuale è finalizzata altresì all'impostazione di una didattica della storia volta a favorire la conoscenza storica del territorio cui si appartiene e a sensibilizzare gli studenti alla ricerca storica e alla documentazione bibliografica, per ricostruire il proprio vissuto e la propria storia attraverso la consapevolezza dell'appartenenza ad un contesto storico e alla dimensione di un presente connesso con il passato.
Gli obiettivi e i risultati attesi sono quelli di cogliere la complessità che si cela dietro i fatti storici; approfondire la conoscenza della storia del proprio territorio; cogliere nel passato le radici storiche delle contraddizioni del presente.









Il saluto del Sindaco Avv. Filippo Di Matteo
e quello dell'Assessore alla Cultura Lia Giangreco

Il Prof. E. Troja, Dirigente Scolastico I.I.S. "E. Basile", presenta il progetto scolastico di storia locale

La Prof.ssa Maria Rita Fedele, Docente di Storia e Filosofia I.I.S. "E. Basile" Monreale, presenta il tema "Il giudizio storico sulla strage"
Lo spunto per riprendere la narrazione dei fatti sulla strage di Portella ce l'ha fornito la Fondazione Buttitta e in particolare il Prof. Emanuele Buttitta mettendoci a disposizione il testo inedito di Ignazio Buttitta intitolato "Portella della Ginestra". Si tratta di un'opera conservata per più di mezzo secolo nell'Archivio storico delle Edizioni Avanti presso l'Istituto Ernesto De Martino. Rappresentando l'Atto IV di questo dramma si porta nella scena la complessità sia della strage di Portella della Ginestra che della figura  
di Salvatore Giuliano, uno dei più noti banditi del secolo dopoguerra in Sicilia. La figura dello zio Calogero, interpretata da Palesano Sara mette in evidenza che dopo la morte di Giuliano nessuno voleva credere che fosse stato proprio lui a sparare sulla folla dei contadini che si erano riuniti il 1 maggio del 1947 a Portella della Ginestra, per festeggiare il lavoro.
Su Portella della Ginestra abbiamo due giudizi: uno giudiziario e l'altro storico.
Il primo, quello giudiziario, ci consente di delineare quanto già sappiamo su questa strage: una sparatoria contro la folla che avvenne ad opera di Salvatore Giuliano e della sua banda.
Il secondo, il giudizio storico evidenzia su Portella una verità poco chiara e per certi aspetti anche problematica: Giuliano e gli uomini della sua banda sarebbero solo gli esecutori materiali della strage, che cela, ancora oggi, i veri mandanti, cioè quanti hanno contribuito a pianificarla.
Sul piano storiografico si confrontano diverse interpretazioni che sono espressione di altrettanto diverse linee prospettiche nella lettura dei fatti accaduti a Portella. la storia ci consegna una strage senza verità; come afferma lo storico Francesco renda nella prefazione alla seconda edizione dell'opera intitolata Storia della Mafia, "la ferita è ancora aperta perchè giustizia non è stata ancora fatta".
Tra le diverse ipotesi storiche sulla strage, quella più recente e più diffusa dalla stampa e dalla cinematografia (si pensi al film di Paolo Benvenuti "Segreti di Stato") è in linea con le posizioni espresse dallo storico Giuseppe Casarrubea negli ultimi lavori su Portella della Ginestra: la strage sarebbe il frutto di un patto segreto tra le forze più potenti di quel momento storico: i servizi segreti americani, la mafia, il Vaticano e il partito della Democrazia Cristiana in funzione anticomunista; essa esegue la logica della guerra fredda.
Poste queste premesse di carattere storiografico, ciò che ci interessa in sede di giudizio storico non è l'accertamento e l'individuazione delle responsabilità materiali di questo o di quel rappresentante politico; a questo compito sono preposte altre istituzioni, in particolare la Magistratura. Il fatto storicamente rilevante è che la strage mise in evidenza la connessione già esistente nell'Isola, tra mafia-banditismo-politica e la logica che sottende a questo connubio. Per queste ragioni Portella della Ginestra non è solo un fenomeno circoscritto a quel 1 maggio del 1947, ma purtroppo una pagina di storia che si riapre ogni qualvolta si reincarna nella logica del compromesso, degli intrighi, degli occultamenti, dei depistaggi, dell'omertà, della illegalità.
Allora, oggi, rappresentando l'Atto Quarto del dramma di Ignazio Buttitta e recitando alcune poesie si accoglie l'insegnamento più importante che lo scrittore ci ha lasciato: la poesia come strumento per interpretare la realtà, per proporre una visione del mondo, ma anche come strumento per agire e trasformare la realtà quando essa si presenta sotto la veste della illegalità. Il dramma è la testimonianza non solo del grande talento poetico di Ignazio Buttitta, ma soprattutto dell'impegno civile e politico e del profondo senso di solidarietà verso il rispetto della dignità dell'uomo.
Quella di Buttitta è un'arte che si esprime nell'impegno e per questo mi piace concludere con una citazione riportata sulla facciata del Teatro Masimo, sopra le sei colonne d'ingresso, in cui sta scritto: 
"L'Arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l'avvenire". >

Il Prof. E. Buttitta, Antropologo e Docente di materie letterarie nella scuola secondaria di II grado, presenta il dramma inedito di I. Buttitta intitolato "Portella della Ginestra" e l'opera letteraria di Ignazio Buttitta.
Alla sinistra del Prof. Buttitta, la Prof.ssa Finella Giordano, interverrà sul movimento contadino dei Fasci a Portella.

Gli studenti e le studentesse del liceo scientifico "E. Basile", con una recitazione teatrale dell'Atto IV del dramma inedito di I. Buttitta "Portella della Ginestra" ed una recitazione di poesie.

Nella foto in alto, la studentessa Giulia Rossello (3 B liceo scientifico) con alcune riflessioni storiche su Portella della Ginestra.

RECITAZIONE TEATRALE DEL IV ATTO DEL DRAMMA INEDITO DI IGNAZIO BUTTITTA 
"PORTELLA DELLA GINESTRA"

Palesano Sara...IV B liceo scientifico...personaggio: zio Calogero
Belfiore Daniele...IV A liceo scientifico...personaggio:Peppe
Picone Christian...III A liceo scientifico...personaggio:Ciccio
Montedoro Antonino...IV A liceo scientifico...personaggio:Marco
Terrasi Saveria...IV A liceo scientifico...personaggio:la madre di Giuliano
Noto Celeste...IV liceo scientifico...personaggio:la zia Epifania 
Di Giorgi Marianna...IV A liceo scientifico...personaggio: la zia Maria
Russo Anna...IV A...personaggio: Filomena
Martorana Lucia...IV B...personaggio: Prologo

PUNTI RIASSUNTIVI DELL'ATTO QUARTO DEL DRAMMA "PORTELLA DELLA GINESTRA" DI IGNAZIO BUTTITTA, RAPPRESENTATO DAGLI STUDENTI DEL LICEO SCIENTIFICO E. BASILE:

I fatti avvengono dopo la morte di Salvatore Giuliano che risale al 5 luglio 1950. La scena rappresenta la taverna della zia Maria alle porte del paese di Giummara. Sul muro un cartello con scritto: "Si fa da mangiare". Ad uno dei tavolini sono seduti Marco, Ciccio, Peppe e lo zio Calogero che discutono animatamente su Salvatore Giuliano e la sua partecipazione alla strage di Portella. Giungono Epifania Barbato e Filomena Piazza, che incontrano la madre di Salvatore Giuliano con cui discutono animatamente.
L'atto quarto mette in evidenza la diversa percezione dei fatti accaduti a Portella e della figura del noto bandito; alcuni personaggi ribadiscono la criminalità e la violenza con cui operava Giuliano, "ammazzando i figli" e seminando terrore, invece lo zio Calogero sostiene che Giuliano partecipò alla strage perchè lo costrinsero e, comunque, fu strumentalizzato.
Lui cedette per salvarsi. Prima di morire Giuliano "riceveva personalità, messaggi dall'America, giornalisti, fotografi" ed era   amico di tutti, ora che è morto e non può parlare - dice lo zio Calogero - tutti lo accusano! "Amico dei poveri" era Giuliano per lo zio Calogero, perchè se fosse stato veramente "amico dei ricchi gli avrebbero innalzato una statua in ogni paese e, a farla povera, lo avrebbero portato a deputato". 






















r.m.

FOTO ISTANTANEE

Arte


Le ISTANTANEE 

La donnina che oggi non c'è più   

Monreale - Spazio antistante Piazza Guglielmo II

Palermo - Piazza Verdi - TEATRO MASSIMO - periodo natalizio

La scritta in alto dice:
"L'Arte rinnova i popoli e ne rivela la vita"




 Fantastica coppia di cani a riposo  in  Piazza Guglielmo II


e in antivilla belvedere



 Duomo di Monreale: Matrimonio al Duomo di Monreale


 Esce la sposa...




 Limousine in piazza Guglielmo II ? (sì)




Duomo di Monreale - Apertura della 54^ Edizione della Musica Sacra 




 Sposa in carrozza a piazza Guglielmo II


Monreale- TERRAZZO ex Monastero dei benedettini
 coraggiosa colomba in cerca di cibo






continua...(vuoi anche tu inviare foto istantanee?(monrealecultura@gmail.com)
r.m.

CAMMINO NAZIONALE DELLE CONFRATERNITE

Eventi


Arcidiocesi di Monreale                      Confederazione delle Confraternite Diocesi d'Italia

XXI 
CAMMINO NAZIONALE
 DELLE 
CONFRATERNITE 
DELLE 
DIOCESI D'ITALIA

www.camminoconfraternitemonreale.it 



Monreale 15,17 Giugno 2012







Le Confraternite delle Diocesi d'Italia si incontreranno nella città di Monreale per celebrare il XXI Cammino di Fraternità.
Le Confraternite in cammino, ogni anno tengono raduni di confraternite laicali cattoliche raggiungendo ogni volta una diversa località italiana, per incontrare realtà diverse e creare importanti momenti di aggregazione. 
Quest'anno la località scelta è stata Monreale.
a notizia della scelta di Monreale per il XXI Cammino Nazionale delle Confraternite d'Italia è stata appresa con gioia e soddisfazione dalle 112 Confraternite dell'Arcidiocesi, da tutta la Chiesa monrealese e naturalmente soprattutto dalla nostra bella città normanna.
Il cammino nazionale in effetti continua ad esercitare un fascino che va ben oltre l'eventuale semplice attrattiva turistica. Esso è ormai da tempo una tradizione consolidata: dunque un evento atteso, una vera festa dell'incontro tra amici provenienti da tutte le regioni italiane. Un incontro tra amici, pertanto, indubbiamente diversi per abitudini, stili di vita, riferimenti culturali, e che pure sanno di essere e si sentono profondamente accomunati, non solo dalla speciale visione-comprensione di sè, del mondo e degli avvenimenti che a loro deriva  dalla comune fede cristiana, ma anche dallo stile particolarissimo, lo stile confraternale appunto, che caratterizza la manifestazione della loro fede e il loro affetto per Cristo, la sua Vergine Madre e i suoi santi.
Per questo mi pare di poter dire che ogni cammino nazionale delle nostre confraternite interpreta, nel modo ad esso tutto proprio, quell'ideale dell'unità d'Italia di cui specialmente oggi si avverte tanta necessità di sincere manifestazioni.
La Chiesa monrealese, chiamata quest'anno a rappresentare il luogo della convergenza ideale di tutte le confraternite italiane, è profondamente consapevole dei molteplici significati simbolici e reali dell'ormai prossimo raduno; perciò si sente altamente onorata e grata di potere esercitare questo ruolo. Come suo vescovo sono pronto a dire che l'attesa del prossimo XXI Cammino ha come acceso di più calda tonalità l'intero suo annuale programma pastorale Ci prepariamo dunque con entusiasmo e senso di responsabilità all'evento, desiderosi di tenere fede al diffuso credito, che vuole la Sicilia e i siciliani particolarmente inclini all'accoglienza e all'ospitalità
                                                            Salvatore Di Cristina
                                                           Arcivescovo di Monreale  



PROGRAMMA 

Venerdì 15 giugno

Ore 9:00 Piazza Vittorio Emanuele
Apertura delle Segreterie e accrediti.
Ore 16:30 Aula Consiliare-PiazzaGuglielmo II
Incontro del Consiglio direttivo della Confederazione e dei Coordinatori e Vice Coordinatori regionali.
Ore 21:30 Santuario SS. Crocifisso
Calata dei veli
De modo discoperiendi Sanctum Christum
De modo cooperendi Sanctissimum Crucifixum 
trascrizione del maestro Giovanni Vaglica
Prima esecuzione per soli, Coro maschile ed organo

Sabato 16 giugno

Ore 9:00 Piazza Vittorio Emanuele
Apertura delle Segreterie e accrediti.
Ore 10:00 Aula Consiliare-Piazza Guglielmo II
Assemblea Generale dei delegati diocesani e dei Responsabili delle Confraternite d'Italia iscritte alla Confederazione Nazionale e loro Delegati.
Ore 16:30 Accademia Scacchistica
Torneo di scacchi - I Trofeo Confederazione Confraternite d'Italia Memorial S.E. Mons Armando Brambilla
Ore 17:00 Santuario SS. Crocifisso
Convegno Nazionale

Preghiera iniziale e saluto di 
S. E. Mons. Salvatore Di Cristina, Arcivescovo di Monreale
Saluti delle Autorità civili e del Dott. Francesco Antonetti, Presidente della Confederazione.

La Confraternita risorsa della Chiesa nella società attuale
Relatore: Mons. Salvatore Lo Monte,
Delegato regionale per le Confraternite della Conferenza Episcopale Siciliana
Moderatore. Dott. Roberto Clementini,
Segretario Generale della Confederazione.

Ore 21:30 Piazza Vittorio Emanuele Monreale. La storia le storie la fede, l'arte di una città.
Con artisti monrealesi e la partecipazione degli alunni della Scuola primaria P. Novelli

Domenica 17 giugno

Ore 7:00 Stadio comunale Conca d'Oro
Apertura delle Segreterie - Raduno

Ore 9:00
Inizio XXI Cammino di Fraternità delle Confraternite d'Italia

Ore 11:00 Basilica Cattedrale
Concelebrazione Eucaristica, presieduta da S.E. Mons. Salvatore Di Cristina, Arcivescovo di Monreale e con la partecipazione dell'Assistente Ecclesiastico della Confederazione delle Confraternite d'Italia e dei Sacerdoti provenienti dalle diverse Diocesi italiane.
Ore 12:30 Saluto del Dott. Francesco Antonetti, Presidente della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d'Italia.

In occasione del raduno delle Confraternite dal 9 al 17 giugno sarà allestita presso il Complesso Guglielmo II la Mostra di arte contemporanea Le Confraternite, risorsa nella Chiesa per la società. Religiosità e devozione popolare. A cura del Centro diocesano delle Confraternite dell'Arcidiocesi di Palermo.

Sabato 16 Giugno sarà possibile visitare il Museo diocesano di Monreale fino alle ore 22:00


Patrocinio 
Comune di Monreale 


r.m.



CARNEVALE a Monreale



CARNEVALE 
a
Monreale
Progetto Grafico di ROCCO MICALE


Il Comune di Monreale, in occasione del Carnevale, ha organizzato una sfilata per le vie del paese.
Alla CONFERENZA STAMPA realizzata nella sala dell'ex Monastero Guglielmo II, viene annunziata la manifestazione carnevalesca e comunicato l'esordio della partecipazione alla sfilata della maschera locale "Renzino Panzachina", vincitrice di un concorso svoltosi nell'anno 2011. 
La manifestazione è organizzata da alcune Associazioni del territorio, A.C.A.V. - AVIS - CLUB RUOTE STORICHE MONREALE e dall'Assessorato alla Cultura.



Da sinistra, il Presidente dell'Associazione "Club ruote storiche-monreale"Sig. Giuseppe Tripoli, l'Assessore allo Spettacolo Lia Giangreco, Il Sindaco Avv. Filippo Di Matteo, il Direttore Artistico Sig. Mario Micalizzi, il Presidente dell'Associazione A.C.A.V. Sig. Ferraro Francesco, il Presidente dell'Associazione AVIS Sig. Ferraro Simone.

MARTEDì  21 FEBBRAIO 2012 
SCOLARESCHE, DOCENTI, DIRIGENTI SCOLASTICI, SI RIUNISCONO IN PIAZZA GUGLIELMO II 
PER DARE INIZIO ALLA SFILATA CARNEVALESCA









la maschera attesa









Il Dirigente Scolastico della Scuola "P.Novelli" Prof. Stefano Gorgone, l'Assessore allo Spettacolo Lia Giangreco, il Sindaco Avv. Filippo Di Matteo, la maschera Renzino Panzachina, Il Presidente dell'Associazione ACAV Sig. Francesco Ferraro.




r.m.